Detrazione per lavori edilizi goduta da familiare convivente anche se, dopo la ristrutturazione, il proprietario affitta l'abitazione ? L'Agenzia delle Entrate risponde..

❓ L'Agenzia delle Entrate risponde... ❓

 Raccolta di risposte ad interpelli sul tema dei bonus edilizi

OGGI: "Detrazione per lavori edilizi goduta da familiare convivente anche se, dopo la ristrutturazione, il proprietario affitta l'abitazione ?"


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QUESITO DEL CONTRIBUENTE:
Per una abitazione non affittata, della quale è proprietario mio padre, inoltrerò a mio nome, in qualità di figlia convivente, la comunicazione per lavori di manutenzione straordinaria (Cila). Avendo intenzione di portare in detrazione al 50% nei prossimi dieci anni le spese che sosterrò interamente, chiedo se mio padre, proprietario dell’abitazione, potrà affittarla dopo la ristrutturazione senza che io perda le agevolazioni.


RISPOSTA DELL'AGENZIA :

Premesso che le agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio spettano anche al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto degli interventi, l’Agenzia delle entrate ha specificato che lo status di convivenza deve verificarsi già al momento in cui si attiva la procedura (o alla data di inizio dei lavori) e sussistere nel momento in cui si effettuano le spese ammesse in detrazione (circolare n. 17/2023).
Nello stesso documento ha inoltre precisato che la disponibilità dell’immobile e lo status di convivenza, richiesti nel momento di sostenimento delle spese che danno diritto al familiare convivente di godere del beneficio fiscale, non è necessario che permangano per l’intero periodo di fruizione della detrazione.
Infine, si ricorda che l’agevolazione spetta anche se le abilitazioni comunali all’esecuzione dei lavori sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione, ferme restando le altre condizioni.



ACRITICAMENTE , vi aspettiamo alla prossima perla.