Spese Superbonus ammesse a detrazione al 31 Marzo 2024: €117,2 miliardi. Al 110% siamo a circa €128,9 miliardi
Nonostante il Superbonus al 110% sia stato ormai cancellato, si registra ancora una spesa ingente dovuta alla redazione obbligata e trasmissione delle asseverazioni entro il 3 aprile 2024 per quei cantieri in cui sia stata dichiarata una fine lavori al 31 dicembre 2023 (90 giorni più la proroga per il malfunzionamento del portale Enea).
E parliamo solo di Superbonus, senza quindi contare il contributo degli altri bonus "minori".
Siamo arrivati,
complessivamente tra unifamiliari, condomìni, e 8 castelli, a €117,2 miliardi di
spese ammesse a detrazione con un aumento di €5,7 miliardi rispetto ai €111,5 miliardi di spese
ammesse al 29/02/2024 e ad una detrazione quindi di €128,9 miliardi con
un aumento di €6,2 miliardi rispetto ai €122,7 miliardi di detrazione al 29/02/2024.
Quindi
i mancati introiti delle casse dello Stato sono aumentati in un altro
solo mese (marzo 2024) di altri €6,2 miliardi, con la precisazione
però, che occorre comunque esaminare gli effetti complessivi.
Ancora qualche spesa
per gli edifici unifamiliari, infatti come sappiamo, la scadenza
per il sostenimento delle
spese "Superbonus" con aliquota al 110%
per tale tipologia di immobili è stata prorogata al 31/12/2023
(con il
Dl n. 104 del 10 agosto 2023, c.d. decreto Omnibus
) a patto di aver raggiunto almeno il 30% dei lavori al 30/09/2022.
Di questi
€6,2 miliardi, "solo" circa
€385 milioni risultano essere un aumento dovuto ad investimenti su villette e funzionalmente indipendenti, mentre circa
€5,8
miliardi sono ulteriori investimenti sui condomìni.
- 1 in Basilicata (spese ammesse a detrazione 63.539,61 €)
- 2 nel Lazio (spese ammesse a detrazione 227.962,18 € )
- 2 in Lombardia (spese ammesse a detrazione 191.612,84 €)
- 3 nel Piemonte (spese ammesse a detrazione 599.718,52 €)
Riepilogo spese divise per Regione:
E non è finita qui..
In attesa, rimate collegati..