Truffe Superbonus e bonus edilizi, il tempo massimo per gli accertamenti fiscali si allunga da 5 ad 8 anni dalla fine dei lavori. Aumenta quindi la probabilità di essere "beccato"

truffa-superbonusjpg

Il Governo stringe le maglie contro i truffatori e le frodi fiscali da Superbonus e altri bonus edilizi: estende i termini per l’accertamento e sanzioni, ed anche per il cessionario in cessione del credito e fornitore in sconto in fattura. Con il decreto fiscale del 25 gennaio 2024, i tempi per l’accertamento dei crediti inesistenti da Superbonus e altri bonus edilizi, passano da 5 a 8 anni.  

Secondo le stime, i crediti bloccati dalla Guardia di Finanza, relativi a bonus edilizi, ammontano a 7,2 miliardi di euro, mentre il totale delle irregolarità scovate a 12 miliardi di euro.

In realtà, solo una piccola parte di questi sono imputabili al Superbonus, circa il 5%, gli altri sono dovuti ad altri bonus edilizi tra cui il bonus facciate, circa il 58%, mentre l’ecobonus ordinario, circa il 23%.

Le frodi più frequenti riguardano lavori edilizi inesistenti, cioè per lavori che non sono mai stati realizzati. Poi agevolazioni fiscali per interventi su immobili non riconducibili ai beneficiari delle detrazioni. Ed ancora cessioni a catena di crediti che hanno coinvolto prestanome o imprese.


Il vice-ministro Maurizio Leo ha spiegato in conferenza stampa che l’aumento dei tempi per l’accertamento è stato necessario perché negli ultimi tempi sono emerse molte operazioni poco trasparenti e, di conseguenza, al fine di perseguire giustizia si rende necessario dilatare i tempi:
"Quindi dai cinque anni canonici per l’atto di accertamento si è arrivati a 8 anni, proprio per recuperare quelle patologie che oggi abbiamo riscontrato soprattutto nell’utilizzo indebito dei crediti d’imposta."

Con 3 anni in più, aumenta in maniera notevole, la probabilità di essere sottoposti ad accertamento per chi ha effettuato lavori con il Superbonus, ma anche con altri bonus edilizi.


Ricordiamo che nel caso in cui in seguito ad accertamenti, dovessero emergere delle irregolarità inerenti i bonus edilizi, è previsto l’obbligo di restituzione dell’agevolazione fiscale di cui si è usufruito, a cui si aggiungono sanzioni e interessi fino al 200%.

I casi più soggetti a verifica sono principalmente quelli di cessione del credito e sconto in fattura. In questi casi anche il cessionario o il fornitore possono essere oggetto di indagine.